mercoledì 8 dicembre 2010

Ladri, ladruncoli e ladroni


Qualche giorno fa, sul forum di mammafelice, si parlava di “ladri”. Ladri che ti entrano in casa; ladri che ti forzano l’auto per rubare il navigatore (un tempo ci rubavano l’autoradio); ladri che l’auto te la portano via a notte fonda o in pieno giorno; ladri che, in autobus, ti sfilano il portafoglio dalla tasca anteriore del giaccone.


Ecco, queste sono tutte le situazioni che mi sono trovata a vivere nel corso dei miei …..nt’sette anni  di vita.

Mi ricordo benissimo che nel 1994 i ladri entrarono in casa ben due volte, una a capodanno e l’altra a Natale. 

Non ero ancora sposata e vivevo con la mamma. Rientrando a casa vidi la porta socchiusa e la luce accesa all’interno.

Processo di negazione e rimozione: ho continuato a salire le scale pensando “Uhh povera la signora del I piano… trovarsi i ladri in casa la notte di Capodanno!”.

A mezza rampa l’amara realizzazione, la porta violata non era quella del I piano ma del II, ovvero casa mia.

Lo spettacolo che si è aperto sotto ai miei occhi è stato qualcosa di indescrivibile e indimenticabile. Vestiti disseminati lungo tutto il corridoio; ante degli armadi spalancati; cassetti rovesciati; il frigorifero aperto e contenitori svuotati e lasciati lì sui ripiani; i cuscini dei divani buttati all’aria.

E questa scena si è ripetuta due volte a distanza di 364 giorni l’ una dall’altra.

4 novembre 2001. Incinta di sette mesi. Mio marito ed io avevamo appena trascorso un piacevolissimo pomeriggio in compagnia di amici. Si era pensato di andare a  mangiare una pizza ma, visto l’avanzato stato interessante, avevo come unico scopo quello di guadagnare una posizione semiorizzontale.

Possono essere tante le interpretazioni per questa scelta, di rinunciare alla pizza con gli amici e tornare velocemente a casa.

Fatto sta che arrivando al portone, vedemmo un uomo sulla trentina appoggiato al muretto del nostro giardino. La porta di casa era chiusa. Entrando vidi subito la gatta vicino alla sirena dell’antifurto che, anziché stare al suo posto attaccata al muro, giaceva in terra.

Processo di negazione e rimozione: come ha fatto la gatta a fare un salto così alto e sradicare dal muro lo stop con cui era ancorata la sirena?

Alla fine di questo logico pensiero, l’amara realizzazione che a sradicare la sirena non fosse stata la mia gatta e la scoperta che la finestra della camera da letto era stata violata. Qualcuno si era introdotto in casa nostra, proprio mentre noi entravamo dalla porta d’ingresso, e l’unica cosa che è riuscito ad arraffare è stato un portafoglio VUOTO dal cassetto del mio comodino.

Cosa sarebbe successo SE fossimo andati a mangiare quella famosa pizza?

Giugno 2003. Incinta di 3 mesi. Qualcuno si ricorda cosa fu l’estate 2003?
Un pomeriggio, verso le 15, come tutti i giorni a quell’ora, uscii di casa per andare a prendere Tommy al nido. E come tutti i pomeriggi, aprendo la porta di casa, ricevetti lo “schiaffo d’aria bollente” in pieno viso. E come sempre, mi mancò il fiato per 5 minuti.

Quel pomeriggio decisi di percorrere in macchina gli 800 metri che mi separavano dal nido.
Sono faticosamente arrivata nel punto in cui mio marito mi aveva indicato di aver parcheggiato la macchina, ma della mia meravigliosa FIAT 600, color celeste astrale, neanche l’ombra.

Processo di rimozione e negazione: “Non farò prendere mai più la mia macchina a mio marito che la parcheggia e poi non si ricorda dove!!”

Convinta che mio marito mi avesse perso la macchina, andai a impietosire il meccanico che aveva l’officina proprio davanti casa nostra, chiedendogli se, con il motorino, potesse fare il giro per la via alla ricerca della 600 perduta.


5 commenti:

  1. Non oso immaginare come ci si senta dopo un esperienza del genere! Terribile!!!
    Un abbraccio,Pamela

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  2. Mi dispiace far tornare in mente brutti ricordi. E' che non è giusto succedano cose simili.. con che coscienza si vive? A ma una volta è rimasta nel carrello una bustina di lievito.. sai come mi son sentita in colpa??

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  3. Anna io mi sono sentita una cacca x aver scordato di pagare un pacchetto di cerotti all'ikea se ti consola ... non sono tornata a pagarli solo perchè era tardissimo ed ero stanchissima , a proposito di furti quest'estate ero dai suoceri x la festa e volevo tornare a casa a fare dei lavori , ma mi sono ricordata che c'era l'acqua chiusa e ho desistito , mio suocero in giro x una commissione ha beccato un tizio che si stava rubando una fascina di legna e quasi si menano ... ma ci pensate se lo beccavo io :(

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  4. Ecco! io credo che pur trattandosi di micro violenze, questi episodi minino sensibilmente l'animo umano.

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  5. Sono davvero forme di violenza, un'intrusione della propria intimità nel modo più devastante e poi lasciano un senso d'insicurezza difficile da scrostare. Sookie

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Se mi commenti, io sono contenta!

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