martedì 31 maggio 2011

Fame nervosa e bibitoni di camomilla (53 di 365)

Sono un paio d’ore che conto fino a 100 e continuerò così per le prossime tre.

Io lo so che il mio limite è l’assoluta mancanza di tatto e diplomazia, e invece per stasera mi servono dosi massicce di entrambi. Come faccio?

Oggi assemblea straordinaria in seconda elementare.

Parto prevenuta. Parto arrabbiata. Parto scoraggiata. Parto delusa.

E questo non è l’atteggiamento migliore per presentarsi al cospetto di coloro che sono preposti ad impartire una qualche istruzione ai nostri figli, lo so!

Perché l’unica alternativa ad un’insegnante priva di passione, incapace di coinvolgere ed interessare i suoi giovani alunni, concentrata solo a far rispettare i propri diritti deve essere una piena di idee ed iniziative ma devota all’antica pratica del “Mi sei simpatico, allora 10. Sei fastidioso, allora 5”?

Nella migliore delle ipotesi, una maestra equa ed equilibrata è destinata solo a pochi eletti.

In un sistema scolastico funzionante, invece, il 100% degli insegnanti sarebbe di serie A e i genitori avrebbero la libertà di esprimere le proprie opinioni/perplessità in un clima di serena collaborazione.

Ok! Ho finito di sognare. Torno con i piedi per terra…

Una cosa, però, me la domando praticamente da sempre. Gli insegnanti non dovrebbero imparare a valutare e a giudicare i loro alunni a prescindere dalle loro personali simpatie?
Altro che Platone, eh?

Ma io sono veramente convinta che nel 2011 maestri e professori (a qualsiasi livello) dovrebbero essere spinti dal sacro fuoco dell’insegnamento. Una vocazione in piena regola.
E invece ci ritroviamo a fronteggiare scaramucce e ripicche di bassa lega.

Se solo il Padreterno mi avesse dotata di tatto e diplomazia, stasera potrei esprimere, col candore che contraddistingue i diplomatici, la mia perplessità di fronte ad atteggiamenti sconsideratamente egoistici.

Come la chiamate, voi diplomatici, una persona che, noncurante del proprio ruolo sociale e professionale, pensi esclusivamente ai propri diritti e privilegi?

Come la chiamate, voi diplomatici, una persona che noncurante del proprio ruolo sociale e professionale, faccia il “bello e il cattivo tempo”, esercitando un “potere arbitrario”, nei confronti di individui ancora incapaci di discernere autonomamente il bianco dal nero? Se viene insegnato che il nero viene punito e il bianco è il giusto, come dovrebbe reagire un bambino “under 10” di fronte ad atteggiamenti incostanti e, per l’appunto, arbitrari?    

Adesso è necessario che io sgombri la mente e mi prepari psicologicamente all’incontro.

Ho fatto un'altra dozzina di “contatine” fino a 100 e ho pranzato con camomilla e fette biscottate. No, non è vero, non ho proprio pranzato, visto che ho lo stomaco chiuso, perdindirindina

lunedì 16 maggio 2011

38 e passa … e non parlo della mia età (52 di 365)

Mi sono presa l’influenza. Per onestà intellettuale dovrei dire che una delle mie adorate creature mi ha passato il testimone. 
Solo che l’adorata creatura, con tutto il 39.6 saltava, giocava e rideva; io, con un misero 38.5 ho iniziato a fare testamento.

Al misero 38.5 ci va aggiunta una bella tosse da fumatore esperto ed incallito quale non sono.

A complicare notevolmente l’incresciosa situazione il mio semitotale rifiuto ad assumere medicinali, primi tra tutti gli antibiotici.

Mi sono limitata all’antipiretico, allo sciroppo (pressoché inutile) e all’aerosol. Questo ha significato stare a letto, in stato semicomatoso, per una settimana. 
Però, adesso, la febbre non ce l’ho più, la tosse si e sono ancora decisamente fiacca, ma non mi sento intossicata da farmaci.

Considerato che una delle mie più care amiche è moglie e madre di farmacisti, mi ritengo assai fortunata che mi rivolga ancora la parola (uhhh ma quante me ne ha dette in questi giorni!)

Lo so, sono strana, ma per fortuna non sono la sola! 

Ad ogni modo la mia teoria, a meno di casi gravi, s’intende, è che imbottirsi di farmaci sia una via apparentemente rapida ed indolore per uscire da una sgradevole e fastidiosa malattia.

Nell’epoca del fast-food, fast-work, fast-shopping, non ci si può permettere il lusso di passare una settimana a letto, aspettando che l’influenza faccia il suo corso, liberando il nostro organismo dai virus, dalle tossine, dallo stress accumulati.

Io lo so che ho letteralmente stravolto l’intero menage familiare dall’accompagnamento figli, alla spesa, alla ripresa figli, coinvolgendo il resto della famiglia “allargata”, cui sono immensamente grata per tutto quello che hanno fatto per me!
Ma anche mi fossi curata con i migliori ritrovati della scienza farmaceutica mondiale sarei, forse, guarita un paio di giorni prima, ma ne avrei passati quattro completamente indebolita e destabilizzata. Quindi la famiglia l’avrei scombussolata lo stesso.


P.S. Sto per iniziare la lettura di un interessantissimo libro su questo argomento che, insieme ad altri titoli, ho fatto mio in occasione della fiera di dicembre. Pertanto sono sicura che prima o poi tornerò sull’argomento.

lunedì 9 maggio 2011

Nome in codice: dieta (51 di 365)

il nome "dietatime" è assolutamente di fantasia!
E’ proprio vero che l’unione fa la forza e, per quanto sia più facile a dirsi che a farsi, grazie al fantastico “motivescional gc”, mi sono messa a dieta.

Ecco! l’ho detto, di nuovo. 
Ma non l’ho solo detto, l’ho anche fatto! O meglio, ho iniziato a farlo.

Mia nonna diceva sempre: Né di venere né di marte, ci si sposa o si parte, né si dà principio all’arte, per questo ho iniziato la mia dieta giovedì scorso. Diciamo pure che mi sono presa un tempo per familiarizzare col concetto di “dieta” e per riorganizzare la preparazione dei pasti.

Questo è un messaggio dedicato al maritotentatore: Io sono a dieta e, anche se ancora non lo sai, ci stai anche tu!
Chiusa parentesi!

C’è da dire che diffido sia delle diete fai-da-te, che di quelle che si trovano sulle riviste, anche se sono divertentissime e ti fanno sentire 5 kg in meno anche solo dopo la prima lettura. Così ho ritirato fuori la “mia” dieta, quella che una dietologa serissima e professionalissima mise a punto su misura per me qualche anno fa… diciamo pure, una figlia fa!

Non contenta dell’obiettivo fissato, venerdì mi sono data agli acquisti: la bilancia
Ma per rendere il momento della pesa meno deprimente, ho comprato quella che ti dà un-sacco-di-informazioni -aggiuntive: massa magra, massa grassa, massa scheletrica, kcalorie. E stamattina mi sono preparata anche uno schema delle varie pesate, per seguire l’andamento di questa impresa.

Tutti sanno e tutti dicono che, affinché una dieta sia efficace occorre affiancarla ad una buona attività fisica. E le cose sono due, o qualcuno si decide finalmente ad accordarmi personalmente una giornata di 47 ore, nelle quali potrei anche farci rientrare un allenamento costante con la wii (perché per andare in palestra, non basterebbero giornate da 72 ore!) oppure, nella tranquillità dei week end sui cucuzzoli, mi do al fast walking (e qui ci sta una spedizione punitiva da decathlon, perché sia mai che non fastwalko con la mise adeguata!).

Per quanto io sia un’entusiasta delle novità, questa volta non sono stata io a prendere una simile decisione, ma è stata lei a prendere me.
Proprio quando sono tornata a casa più avvilita che mai perché, nonostante le 2 taglie e mezzo perse in poco più di un anno, sono ancora ben lungi dall’aver ritrovato la forma smagliante di un tempo, ho letto, fresco fresco di pubblicazione, il post di genitoricrescono in cui si lanciava l’idea di fissare un obiettivo “per noi stesse” e condividerlo nel "gruppo", primo per trovare il supporto necessario a perseguire l’impresa, secondo per ufficializzare l’impegno, pena una mega figuraccia in caso di abbandono.

Questa curiosa coincidenza mi ha proprio convinta di essere pronta e di potercela fare… d’altra parte sono o non sono su motivescional channel?

martedì 3 maggio 2011

Fusi di tacchino(sauro) alla birra (50 di 365)


Sono un paio di volte (per fortuna non consecutive) che Zolle mi sommerge di cosce, sovracosce e sottocosce di tacchinosauro (per le dimensioni, non per l’età del pennuto).
Belle grosse e polpose.

Lì per lì, quando mi sono arrivate, non avendo la più pallida idea di come cucinarle, le ho prontamente collocate in freezer. Più o meno dove il rumeno del parcheggio a ore mi ha piazzato la macchina, quella volta che non avevo specificato che sarei tornata dopo un’oretta. Fortuna che non mi ha fatto pagare il sovraprezzo per averlo costretto a giocare al tetris, per ridarmela.

Dicevo, i coscionisauri giacevano in freezer da qualche settimana e oggi m’è presa la fantasia di prepararli per cena o, a dirla tutta, l’intenzione era di decomprimere il congelatore.

Dopo una rapida, rapidissima ricerca su google “fusi di tacchino ricette”, che mi ha permesso di trovare l’ingrediente segreto, ho eseguito la ricetta rigorosamente a modo mio.

Per quanto non mi piaccia farlo, ho tirato fuori i fusi dal freezer e li ho lasciati ammorbidire a temperatura ambiente.

Dopo averli puliti da qualche piumetta rimasta attaccata, li ho messi in una ciotola con carote tagliate a rondelle e una cipolla, tagliata a tocchetti, qualche rametto di rosmarino, una manciata di timo, sale grosso, un filo d’olio e mezza bottiglia di birra chiara.

Ho lasciato marinare la carne per un paio d’ore.

Ho foderato il fondo di una teglia con la carta forno e vi ho trasferito la carne, le verdure e un po’ più della metà del liquido della marinatura.

Ho impostato il termostato del forno a 200°, e arrivato alla temperatura di 140° ho infornato, in modalità ventilato

Dopo un’oretta scarsa ho aggiunto le patate tagliate a tocchetti e ho lasciato cuocere un’ulteriore mezz’oretta. E infine una decina di minuti in modalità grill con lo sportello del forno semichiuso.

Una vera bontà...
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