giovedì 13 gennaio 2011

Riflessa in uno specchio (8 di 365)


Fin dai tempi dell’infanzia, mi è stato sempre detto che io fossi la fotocopia fotocopiata di mio padre. Ma negli ultimi tempi, guardandomi allo specchio, vedo riflessa l’immagine di mia madre. Nei tratti somatici, nelle espressioni del viso, nei movimenti e nei gesti.

La cosa buffa però è che io 38 anni non me li sento (forse perché ancora non li ho?) però, non so come dire… per me, mia mamma a 38 anni era… era… “grande” e “seria”. Donna con la testa sulle spalle e di grande responsabilità alla quale, però, non ho mai riconosciuto una vita autonoma, “senza di me”. 
Non mi sono mai chiesta cosa facesse quando non fosse con me. 
Fondamentalmente era impossibile che facesse qualcosa quando non fosse con me.

E come spesso succede, di questa cosa ho iniziato a rendermene conto quando mi sono trovata “al suo posto”, nello specifico pochi giorni fa.

Avevo appena accompagnato i bambini a scuola, uno dei rarissimi giorni in cui non l’ha fatto mio marito e, tornando a casa, mi è venuto in mente che i miei figli avrebbero potuto chiedersi cosa facesse la mamma durante il giorno. Il pensiero immediatamente successivo è stato “Ma… cosa faceva mamma mia quando io ero a scuola?”.

Possibile che non gliel’abbia mai chiesto? O, possibile che stesse solo in casa a lavorare? Mia mamma era una libera professionista che lavorava in casa, una pioniera insomma! E a me sembra come se avessi seguito le sue orme anche in questo.

L’ho sempre avuta al mio fianco, lei c’è sempre stata. Ha sempre saputo accettare le mie stravaganze. Mi ha educata al dialogo e con il dialogo. Ma io non me la so immaginare in giro per negozi o a pranzo con qualche sua amica, mentre io me ne stavo chiusa nel mio grembiulino bianco ad imparare le poesie. Per contro, sono sicura che se ai suoi tempi internet fosse stato sviluppato come ora, sarebbe stata una blogger fenomenale.

Quando mi sono affacciata alle soglie dell’età adulta (adulta?) ha saputo smettere i panni della mamma-guida per vestire quelli della mamma-compagna. E a me, forse perché ero più grande e forse perché anche io iniziavo a gettare le basi della mia vita, non sembrò affatto strano che lei vivesse “a prescindere” da me… anche se, a pensarci bene, lei ha sempre vissuto per me.

Ricordo quando lavoravo all’Eur e dovevo prendere la metro la mattina presto. Lei, che avrebbe potuto tranquillamente rimanere in tuta a casa a lavorare, si vestiva ed usciva con me. Prendeva la metro con me. Arrivava all’Eur con me. Scendeva alla fermata con me. Mi salutava con un bacino e tornava indietro, a casa a lavorare.

Ai tempi della maternità, non iniziava la sua giornata senza prima avermi telefonato per sapere cosa avessi da fare, se potessi avere bisogno di lei. Dopo questa telefonata, organizzava la sua giornata lavorativa e non.

Questa mia nuova vita mi ha avvicinato ancora di più alla mia mamma… se ora mi guardo bene allo specchio, il mio contorno si avvicina ancora di più alla sua immagine che vi vedo riflessa.

7 commenti:

  1. Chiara...un grazie a tua mamma,per come sei!!!Un abbraccio. Bianca

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  2. Già, dire mamma è dire mondo, anima, vita, tutto...:-)

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  3. chiara, mi sono commossa..penso alla tua mamma che sarebbe contenta di saperti come sei, ma forse già ti conosceva così, e penso alla mia che vive per me, ha sempre vissuto per me pur lavorando...e a me che non sempre la apprezzo e a mio figlio che spero comprenda, ora e sempre, che ho sempre vissuto per lui, in funzione dei suoi desideri e dei suoi impegni...a me va bene così, mi piace così, lo sai...tvtb. fedefin

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  4. Evviva tutte le mamme ! Evvica CHiara ...un bacio LU

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  5. Leggere una CH bambina ti rende così tenera ma soprattutto rappresenta l'emblema del tuo essere tante cose forse per questo se qualcuno ti è amico lo è con l'A. Grazie - SOOKIE

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  6. ... anch'io ho la tua età (e anch'io non li ho ancora compiuti), anch'io penso che mia mamma alla mia età era 'seria' (e io non mi sento seria per niente)
    Avrei tante cose da dirti in più, ma sai cosa? mi hai commossa, parecchio.
    Ti abbraccio, polepole

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  7. Partendo dalla tua riflessione si può arrivare anche ad un'altra chiave di lettura che forse poco si intona con la mammosità di sempre ... ma oltre ad essere madri spesso ci si dimentica che siamo anche donne e il tempo libero di una donna è solo l'essere mamma?

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Se mi commenti, io sono contenta!

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