Appena ho letto il post di Micaela ho messo in cantiere
il mio personale ABC del Natale... che da allora siano passati esattamente 15
giorni… son dettagli!
A come
albero. Albero addobbato, colorato e
pieno di lucine. Chi mi conosce lo sa bene, l’albero lo prepariamo puntuali come
un orologio l’8 dicembre e lo smontiamo in una data imprecisata tra l’epifania
e il lunedì dell’angelo…
B
come Bimby. Il mio fedele compagno di
mille avventure culinarie, che quest’anno ha rischiato di mancare la data,
invece ieri sera è uscito dal tagliando di controllo bello, fiammante e rimesso
a nuovo e da oggi ricominciamo a preparare impasti, salse torte e biscotti per
le imminenti festività.
C
come Calendario dell’Avvento. Ovviamente
preparato in extremis ma se a me non viene l’ispirazione non c’è speranza che
riesca a muovere un dito. E che ci posso fare se l’ispirazione mi è venuta all’una
di notte tra il 30 novembre e il 1 dicembre? Il calendario è sempre lo stesso
cucito da me stessa medesima di persona personalmente tre anni or sono. E dopo
caramelle e giochini e bigliettini della caccia al tesoro, quest’anno nelle sue
taschine hanno trovato posto i buoni propositi e tante attività da fare tutti
insieme in famiglia, anche solo per un’ora la sera!
D
come dieta. Quella dieta che mille
volte ho iniziato e altrettante volte ho
interrotto, sospeso, derogato. Ma ho deciso che a Natale voglio arrivarci con
qualche chiletto di troppo in meno.
E come
“Echettelodicoaffa’ che sono perennemente
in ritardo o sul filo di lana con i preparativi”.
F
come Facciamo festa. Ogni occasione è
buona per fare un po’ di “caciara” anche se ultimamente le occasioni (e le
energie) per farlo si sono diradate. Prometto solennemente che queste feste
saranno l’inizio di una nuova era. Che non mi si dica che non l’avessi detto!
G
come gatto, che sarebbe il più bel
regalo di Natale (ma anche per la befana, per il compleanno, o da trovare nell’uovo
di Pasqua, o…). E ovviamente G come giochiamo
insieme, che mi piace tanto a me passare le serate a fare giochi di
fantasia e di società, e se durante l’anno non ci sono mai grandi occasioni per
farlo, durante le feste facciamo il pieno.
H
come “Ho voglia di qualcosa di buono”,
ma Ambrogio mi ricorda impietosamente che mancano meno di 10 giorni a Natale (7
per l’esattezza) al giorno X, e che se ho fame mi devo attaccare a finocchi e
carotine. Vagli a spiegare che non mi riferissi a dolci e cioccolatini…
I
come Ikea. Vuoi non fare almeno un “saltino”
in quel luogo di perdizione, alla ricerca di una decorazione, di un cestino, di
una renna?
L
come Letterina a Babbo Natale. Letterina
che quest’anno è stata scritta con discreto scetticismo, preceduta da un “Mamma,
io la scrivo, ma non ti dico cosa chiedo a Babbo Natale e poi la nascondo in un
posto che so solo io…”. E poi succede che la letterina non si trova più… Ma
allora Babbo Natale esiste davvero!
M
come Mamma.
N come
Natale con i Nonni. E questa è una
tradizione cui non rinuncerei per niente al mondo!
O
come Otto. Otto sono i Natali che ho
passato senza di te
P
come pandoro. A me piace il pandoro,
non il panettone pieno di uvetta e canditi. Il pandoro è soffice e profumato e,
un po’ come il pollo, si presta a
molteplici preparazioni. Il pandoro è versatile e sviluppa la fantasia. Il
panettone no.
Q
come Quaranta… un numero con cui è bene che io inizi a familiarizzare!
R
come risate, perché a me l’aria di
Natale mette una grandissima allegria, nonostante tutto… e io sono sicura che tra Natale e Capodanno
ne avremo di motivi per ridere e divertirci!
S
come Sansilvestro che è un po’ come
dire capodanno, ma la “C” l’avevo già
scritta, e io non vedo l’ora che sia la notte di Sansilvestro, per stare sul
cucuzzolo, col camino acceso, e con la casa piena di bambini e di amici, a mangiare
pandoro, noci e mandarini, e biscotti di pan di zenzero, e tutto ciò che saremo
capaci di tirare fuori dal boccale (del Bimby, of course!).
T come
tortellini, quelli che ho imparato a
fare in un piovoso pomeriggio di metà dicembre, seduta ad un tavolo in piacevolissima
compagnia… Grazie Natalia! e T come i tortellini che ho intenzione di preparare
per fissare nella mente (e non solo) quanto imparato tra una chiacchiera e l’altra.
U
come “Un gatto sarebbe il regalo
perfetto per questo Natale”.
V
come Vigilia. La Vigilia del giorno di festa, come insegnava l’amico mio
marchigiano, rappresenta la perfetta fusione tra trepidante attesa, ansiosa
aspettativa ed estatica immaginazione.
Z
come Zumba, che mi servirà a smaltire i quintali di pandoro che ho intenzione di
mangiare nei prossimi 15 giorni!
Bello!!!!
RispondiEliminaE speriamo che arrivi sto gatto, eh! Ma non ficcarlo nel bimby!!!!
Ahahah mai e poi mai!!
Elimina^_^ che te lo dico a fa...me piace il tuo Natale :P mi sa che ti copio il tipo di post :P
RispondiEliminaCopia copia! E' divertente
EliminaFantastico il tuo abc!
RispondiEliminaPerò io sono per il panettone con tutto il corollario di uvetta e canditi! Che anche con lui ci fai tante cose! Peccato che non avanza...
E poi il gatto ci vuole, per me è stato il terzo figlio e ne combina più degli altri due messi insieme.. perciò tu che di figli ne hai già di più preparati!!!
Infine: più zumba per tutti!
Auguri!
Piacere di conoscerti, sono una mamma di gemelle, anchio ho partecipato all a,b,c di Michela, se vuoi vai a sbirciare!
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