Ho sempre avuto un rapporto conflittuale con i dolci, sia
nel mangiarli che nel prepararli. Ciambelloni che non lievitavano, crostate con
la frolla che sfrollava, per non parlare dei muffin con la cupoletta sulle
ventitrè. Poi un bel giorno ho scoperto, così per puro caso, che per cuocere i
dolci il forno deve essere impostato su statico
e non su ventilato. E da allora le cose sono decisamente migliorate… No, ma
dirlo prima?!
Così ho iniziato a collezionare, sperimentare,
modificare ricette di dolci, soprattutto per la prima colazione e le merende
del pomeriggio. Una delle mie preferite, nonostante sia una new entry dell’estate
scorsa, è il
Plum-cake
alle nocciole
Al di là del mio amore incondizionato per la granella
di nocciole, adoro questo plum-cake per il luogo inaspettato dal quale è
saltato fuori: il libro delle vacanze di quarta elementare di Tommaso, al
capitolo “aggettivi numerali”.
INGREDIENTI
3 uova
125 gr zucchero di canna
5 cucchiai di latte (io arrivo anche a 8)
200 gr di farina
½ cucchiaio di lievito per dolci bio
50 gr di granella di nocciole (ma pure 75 vanno benissimo!)
125 gr zucchero di canna
5 cucchiai di latte (io arrivo anche a 8)
200 gr di farina
½ cucchiaio di lievito per dolci bio
50 gr di granella di nocciole (ma pure 75 vanno benissimo!)
Preriscaldare il forno a 180°/200°.
Montare i tuorli con lo zucchero e il latte; incorporare la farina setacciata
con il lievito e aggiungere la granella di nocciole.
Montare gli albumi a neve ferma e unirli all’impasto.
Foderare uno stampo da plum-cake con della carta forno e versare il composto.
Infornare per 30/40 minuti. Verificare la cottura facendo la prova dello stecchino.
Montare gli albumi a neve ferma e unirli all’impasto.
Foderare uno stampo da plum-cake con della carta forno e versare il composto.
Infornare per 30/40 minuti. Verificare la cottura facendo la prova dello stecchino.
Che poi, neanche a dirlo, basta raddoppiare le dosi e usare
uno stampo più grande per fare di questo plum-cake una torta vera e propria.
"Le storie sono per chi le ascolta, le ricette per chi
le mangia. Questa ricetta la regalo a chi legge. Non è di mia proprietà, è solo
parte della mia quotidianità: per questo la lascio liberamente andare per il
web".
Se l’anno scorso Liberiamo una Ricetta aveva il
colore dell’amicizia, quest’anno si tinge dei colori della solidarietà. Per
questo abbiamo pensato di invitare tutti i partecipanti (autori e lettori) a
donare l’equivalente della spesa per la realizzazione del piatto a sostegno
della mensa dei rifugiati gestita dal Centro Astalli di Roma. Sarà come
invitare a tavola con noi una persona che è dovuta scappare dal proprio Paese
per sfuggire alla guerra e alla persecuzione e che, qui in Italia, deve
ripartire
da zero.
Per le informazioni e le modalità di pagamento per
effettuare la donazione, vi rimando direttamente alla pagina del Centro Astalli.
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