Poco meno
di un mese fa, ero appena uscita di casa per andare a riprendere i figli a
scuola, in ritardo come al solito e, mentre armeggiavo nella borsa alla ricerca
delle chiavi della macchina perdute, mi squilla il cellulare. Momento meno
opportuno il mio sconosciuto interlocutore non lo poteva proprio scegliere!
Rischiando
di rovesciare la borsa e il suo intero contenuto lungo il vialetto che dal
portone di casa conduce al cancello carrabile, oltre il quale si trovava
parcheggiata la mia automobile, finalmente sono riuscita ad afferrare il
telefono, a rispondere e sentire una voce indefinibile, per età e simpatia, che
mi interrogava se effettivamente fossi la mammadimiofiglio.
Mentre la
signora dall’altra parte dell’apparecchio mi dava tutte le coordinate perché io
potessi capire chi fosse e di cosa stesse parlando, io me lo sono proprio
figurato il mio cervello nel disperato tentativo di accedersi la lampadina della comprensione.
Ci sono
voluti 8 minuti buoni, perché io riuscissi a mettere insieme le informazioni e ricostruire
il quadro completo:
durante lo
scorso anno scolastico, e precisamente tra marzo e aprile, il Ministero dell’Istruzione
e quello della Sanità, e forse Roma Capitale, hanno messo insieme un progetto
di prevenzione odontoiatrica da destinare a tutti gli studenti delle classi
terzeelementari di Roma. Non mi è stato dato sapere se il progetto ha coinvolto
anche gli altri millemila istituti scolastici sparpagliati sul Territorio
Nazionale.
La seconda
fase del progetto prevedeva la sigillatura dei molari, al fine di prevenire la
formazione delle carie. Così su due piedi, anzi così seduta in macchina, senza
neanche aver preso l’agenda, mi venne assegnato un appuntamento per le ore
11.30 di venerdì 26 ottobre (l’altroieri per intenderci).
Sono
riuscita ad inserirmi tra le innumerevoli, più o meno dettagliate informazioni,
che poi si sono dimostrate più meno che più, giusto per fare presente che io
fossi anche la mammadiquellaltrofiglio, e per domandare per quale motivo quellaltrofiglio
non dovesse beneficiare del trattamento che, più volte, mi era stato fatto
notare essere gratuito. Domandare è lecito, rispondere è cortesia. La signora
non ha saputo darmi informazioni.
Al termine
della conversazione, ad uno sgradevole stato confusionale si aggiunse l’inquietudine, figlia dell’altrettanto sgradevole horror
vacui: abbandonato senza una reale motivazione il precedente dentista, primo
appuntamento con il nuovo per martedì 6 novembre, da chi avrei potuto ottenere chiarimenti,
delucidazioni e conforto? Quantomeno chi avrebbe potuto rassicurarmi che
quellaltrofiglio non avrebbe subito torto alcuno per non essere stato inserito
nel “programma sigillatura”?
Lampo di
genio! Sono bastate un paio di email e una
telefonata, per ribaltare completamente la prospettiva. Dice che è tutto dettagliatamente
raccontato in “Mamma che denti”… chiedo venia il libro non l’ho ancora letto (ma ho promesso che avrei, quanto prima
posto rimedio). Così ho goduto di una privatissima spiegazione e, per prima
cosa, quel sottile senso di ingiustizia nei confronti di quellaltrofiglio è sparito
quasi all’istante, visto che mi è stato spiegato che questo genere di
profilassi ha un senso se effettuata tra i 6 e i 9 anni, ed avendo quellaltrofiglio
quasi 11 anni, il problema non sussisteva proprio. In secondo luogo, ho
realizzato che tra un paio d’anni, che sia in atto un progetto Ministeriale o
meno, la sigillatura toccherà alla anche alla terzafiglia.
Miofiglio:
Francesco
Quellaltrofiglio:
Tommaso
Terzafiglia:
Michela
Ho letto il libro Mamma che denti, e l'ho recensito anche per Zebuk, molto utile ed interessante. Questo è il mese della prevenzione e i miei figli faranno nei prossimi giorni la visita.
RispondiEliminaCiao, ho appena letto di te nello splendido blog "naturalmente felice". Siccome anch'io uso molto poco burro, nel mio blog ho pubblicato molti dolci (tanti antichi) che non ne prevedono proprio l'uso, sarei felice se volessi dare un'occhiata. Ah! Ce ne sono alcuni anche proprio senza grassi. Maddalena
RispondiEliminaCiao Maddalena,
Eliminami ha molto piacere che tu mi abbia "trovata" leggendo Naturalmente Felice, così come mi fa piacere che tu sia passata di qui e abbia lasciato un commento.
Quello che, invece, mi fa meno piacere è che sia venuta qui non a commentare, bensì a "pubblicizzare" il tuo blog, tanto che non credo neanche tu tornerai qui a leggere queste mie righe.
Ad ogni modo ci tengo a dirti che no, così non si fa.
Felice che neanche tu usi il burro...