lunedì 17 ottobre 2011

Io stiro tutti i giorni feriali signò, tranne che il gividì, signò (80 di 365)


(titolo ispirato da una conversazione su FB)

(immagine presa da google)



Ho chiesto ufficialmente alla casalinga disperata che si è insinuata nel mio corpo su due piedi, a tradimento e senza preavviso, di fare cortesemente fagotto.

Non c’è giorno in cui non mi costringa, mio malgrado, ad alzarmi e abbandonare temporaneamente il pc, davanti al quale magari mi sono appena seduta per cazzeggiare finalmente su FB mettermi a lavorare, obbligandomi ad imbracciare l’arma di distruzione di massa, nome in codice Folletto, per sterminare acari e bricioline.

Per non parlare di tutte quelle volte che, seducendomi con la frase “ci dedichiamo solo a due faccenduole”, mi ha fatto ritrovare carponi a smacchiare le fughe delle piastrelle, noncurante del fatto che, illo tempore, io avessi scelto come finitura lo stucco “fumo di Londra”.

Prima di traslocare però, mi ha fatto promettere solennemente e con la mano sul cuore, che avrei fatto tesoro delle sue, mai troppe, perle di saggezza.
E così ho shakerato la mia casalinghitudine d’emergenza con quella ossessiva compulsiva del mio alter ego disperato, ed ecco qui il mio esalogo personale (quattro punti in più non sono proprio riuscita a trovarne, si accettano suggerimenti!):

Per prima cosa prendi consapevolezza di come sia cambiata la tua vita ora, e di come sia scandita la tua nuova routine quotidiana. Fai attenzione, perché non essere più un’impiegata e lavorare da casa potrebbe trasformarti in un Pokemon Mutante, con due straccetti di microfibra al posto delle mani e un motore aspirante sotto ai piedi.

Ricordati che è più facile tenere pulito che pulire.

Approfitta dei tempi morti della giornata per fare le faccende domestiche. Aiuta a prevenire la frustrazione.


Due batuffoli di laniccia polverosa non sono il male, e li puoi eliminare con una passata di aspirapolvere e di straccio bagnato. Non c’è bisogno di chiamare l’esorcista.

Infine, non è necessario stirare mutande e calzini!

10 commenti:

  1. giusto! brava!!!! ti stimo sorella :P

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  2. E così ho shakerato la mia casalinghitudine d’emergenza con quella ossessiva compulsiva del mio alter ego disperato: mi hai fatto morire!

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  3. Condivido molti dei tuoi punti e li metto in atto da anni...Aggiungo non è necessario stirare neanche gli asciugamani e a volte neanche le lenzuola...

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  4. me lo appiccico sul frigo, per quelle mattine in cui decido di rimanere a lavorare a casa e poi me ne pento amaramente

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  5. ah, e sottoscrivo la versione di Angela: se ti impegni e ci metti fantasia, troverai molte altre cose che non è necessario stirare.

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  6. Non sono ancora così evoluta e un'acciaccata agli asciugamani la do! Le lenzuola sono COSTRETTA a stirarle perché noi solo piumini e copripiumini (e si vede se non sono stirati!!)... però li faccio stirare alla favolosa signora della tintoria :D
    E poi, al di là della poesia del solicello, dei pini e del cielo blu... ma secondo voi, perché mi sarei ricavata lo spazio di lavoro in balcone?? Esattoooo!! PER NON SUBIRE DISTRAZIONIII ahahaha

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  7. Una buona soluzione? Delegare ai figli.
    Ovvero, se vuoi la paghetta, collabora.
    E così "magicamente" uno spolvera e l'altro passa lo swiffer per le scale, e poi uno sparecchia la lavastoviglie e l'altro raccoglie i panni dallo stendino.
    E stanno anche imparando a stirare: ho canovacci, asciugamani, tovaglie e lenzuola impeccabili. Perchè i maschi, quando si tratta di faccende domenstiche, sono mooolto più puntigliosi delle casalinghe disperate...
    Bacione, Patty

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  8. ahhaha Pattyz lo terro' a mente con Ale :P

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  9. è il primo post che leggo e come inizio non è male ;-)

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  10. Ciao Biancume, visto che roba?! :D :D :D
    Benvenuta!

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Se mi commenti, io sono contenta!

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