Perché amo il Bimby

Dopo aver letto il post di Micaela e aver, ovviamente, partecipato alla conversazione che ne è seguita su facebook, ho pensato che fosse giunto, anche per me, il momento di parlare del mio amato Bimby.

Premesso che gli assolutamente indispensabili nella vita di una persona siano veramente pochi e che tutto si possa fare (o non fare) anche senza Bimby, ritengo che sia innegabile che "come le fa il Bimby" non le faccia nessuno, e se tutti dicono "finché non ce l'hai non puoi capire", un motivo ci sarà.

Ho sentito più volte definire il Bimby un valido aiuto in cucina; un buon robot da cucina. Invece per me il Bimby fa categoria a sé. Ovviamente è un aiuto e, altrettanto ovviamente è un robot. Ma è molto più di un aiuto e molto più di un robot, visto che svolge le funzioni di ben 12 robot da cucina (bilancia, frullatore, impastatrice, omogeneizzatore, vaporiera Plus, centrifuga, solo per citarne alcuni) e ho perso il conto di quante pentole.

Da sempre va tanto di moda il concetto di sana alimentazione, e la regola numero uno è mantenere la temperatura di cottura dei cibi al di sotto dei 100°. Ma, a meno di non avere a disposizione apparecchi professionali, ben più costosi del Bimby, o di stare lì a misurare, infilando continuamente i termometri da cucina in pentole e padelle (che però, diciamolo: o cucini o misuri), è pressoché impossibile tenere costantemente la temperatura sotto controllo. Invece il Bimby lo fa. Il Bimby non supera mai i 100°, e sapere che non andrò dritta all’inferno per aver ceduto alle lusinghe di un soffritto, è un gran bel peso che ogni volta mi levo dallo stomaco.

C’è chi crede che il Bimby possa cucinare solo le sue ricette. Non è assolutamente vero. Con il Bimby non cambiano le ricette. Cambia solo il modo di eseguirle e, dal momento che la sua “forza” sono le velocità e le temperature, bisogna imparare a utilizzare e le une e le altre. Per il resto, qualsiasi ricetta può essere eseguita con il Bimby, così come ogni ricetta Bimby può essere eseguita con elettrodomestici più tradizionali.

Ma ogni volta che declamo le mirabolanti mirabilie del Bimby mi si obietta che sì, effettivamente  è un gran bell’elettrodomestico ma costa troppo. Vero: il Bimby non costa poco, ma a comprare singolarmente tutti gli elettrodomestici che lui sostituisce si spenderebbe molto di più, per non parlare dell’ingombro! Infatti il Bimby è tutto lì. Non devi rinunciare al secondo bagno per allargare la cucina e dare spazio a quelle 3 o 4 credenze in più, per contenere i mille mila accessori che, già lo sai, non tirerai fuori neanche quando la tua unica figlia ti chiederà di preparare 25 portate, in onore dell’intera famiglia del suo ennesimo fidanzato che ha deciso di invitare per uno spuntino veloce.

E ancora sì, il Bimby è tanto un utile sicuramente un valido aiuto in cucina, ma in verità si può benissimo fare tutto anche senza di lui. No, non è vero. Infatti solo col Bimby si può ottenere un impasto (per pane o pizza), perfettamente lavorato, in 3 minuti scarsi, senza trasformare la propria cucina in quella dell’uomo Focaccina; solo col Bimby si può fare altro mentre lui “lavora”. In tutti gli altri casi è espressamente richiesta la presenza sul campo; solo col Bimby si può preparare una cena completa senza dover chiedere in prestito la batteria di pentole anche  alla vicina di casa. Solo col Bimby io posso pensare di preparare muffin e ciambelloni oltre le 10 di sera.

Per il resto certo, si può fare tutto anche senza il Bimby. Ma solo il Bimby mi ha restituito il tempo. Il tempo che di solito impiegavo a lavare e ripulire; il tempo per preparare anche un dolcetto sfizioso; e perfino il tempo per farmi una doccia!

Il Bimby mi ha insegnato a decrescere.  Quindi no, non chiamiamolo "aiuto in cucina" o "robot". Il Bimby è il Bimby.

Il Bimby è una filosofia di vita

La prossima volta, magari, racconto perché io non possa diventare una incaricata Bimby.