E sai che novità!
Invece una novità c’è, perché io che ho sempre diffidato delle diete fai-da-te, io che ho sempre seguito (più o meno) pedissequamente le diete assegnatemi dalle dietiste, nutrizioniste, luminari della scienza alimentare, ebbene io mi sono resa conto di due cose.
Invece una novità c’è, perché io che ho sempre diffidato delle diete fai-da-te, io che ho sempre seguito (più o meno) pedissequamente le diete assegnatemi dalle dietiste, nutrizioniste, luminari della scienza alimentare, ebbene io mi sono resa conto di due cose.
Primo, che le diete “serie” e controllate hanno
funzionato (più o meno) perfettamente nel momento in cui mi sono state
assegnate.
Secondo, anche la dieta più “permissiva” è pur sempre una dieta, ovvero un imprecisato lasso di tempo dominato da penitenza e rinuncia, quindi destinato a fallire miseramente nove volte su dieci.
Secondo, anche la dieta più “permissiva” è pur sempre una dieta, ovvero un imprecisato lasso di tempo dominato da penitenza e rinuncia, quindi destinato a fallire miseramente nove volte su dieci.
Dopo i bagordi delle feste natalizie, non ho fatto
altro che “inciampare” in persone entusiaste della dieta Dukan e, dal momento
che il mio secondo nome è Curiosity, potevo non provare anche
io? Ma mica così, a scatola chiusa. Mi sono letta il libro "La Dieta Dukan"; mi sono andata spulciare
siti e forum dedicati. Neanche a dirlo, mi sono imbattuta in pareri più che discordanti,
ma ha vinto l’euforia di chi la dieta Dukan l’ha seguita con grandi
soddisfazioni, senza compromettere minimamente la propria salute.
Dice: “puoi mangiare proteine a go-go”.
Lì per lì mi è sembrato di toccare il cielo con un dito.
Lì per lì mi è sembrato di toccare il cielo con un dito.
Dice “mi raccomando, resisti le prime due settimane”. Resisti?!? A che devo resistere?! Alla tentazione
di avventarmi, famelica, sulla prima mela, sul primo pomodoro, sulla prima zucchina
che avesse la sventura di pararmisi davanti.
Mi dispiace, c’ho provato, mi sono applicata, ma io non sono riuscita a oltrepassare il quarto giorno perché, passi che avrei dovuto rinunciare a pane pasta e a qualunque altra forma di carboidrato, ma l’assenza totale di frutta e verdura per 10/15 giorni ha, da subito, influito negativamente sul mio umore. Non ha funzionato neanche sapere che dopo il primo periodo d’urto avrei potuto alternare le settimane, una con frutta e verdura e una senza. E che vogliamo dire della frittatina di crusca d’avena prevista per la colazione? Se inizi la giornata con un mappassone del genere, sarà difficile che il mondo ti sorrida o, per lo meno, io non c’avevo proprio niente da ridere!
Mi dispiace, c’ho provato, mi sono applicata, ma io non sono riuscita a oltrepassare il quarto giorno perché, passi che avrei dovuto rinunciare a pane pasta e a qualunque altra forma di carboidrato, ma l’assenza totale di frutta e verdura per 10/15 giorni ha, da subito, influito negativamente sul mio umore. Non ha funzionato neanche sapere che dopo il primo periodo d’urto avrei potuto alternare le settimane, una con frutta e verdura e una senza. E che vogliamo dire della frittatina di crusca d’avena prevista per la colazione? Se inizi la giornata con un mappassone del genere, sarà difficile che il mondo ti sorrida o, per lo meno, io non c’avevo proprio niente da ridere!
E poi ho trovato lei,
la Zona. Non una dieta, bensì un regime alimentare, anzi una vera e propria
filosofia di vita. Si deve mangiare tutto, tutti i giorni, a tutti i pasti. E
per tutto si intendono proteine, grassi e carboidrati (sotto forma di frutta e
verdura), ovvero i macronutrienti. La Zona si basa su un principio diverso
rispetto le altre diete e i diversi regimi alimentari, incentrati sul calcolo
delle calorie, ovvero sull’influenza che ogni macronutriente ha sugli ormoni.
Il corretto funzionamento degli ormoni fa sì che l’organismo sia sano e, di
conseguenza il fisico, ivi compresa la “forma”.
Si trovano moltissimi libri che spiegano i principi e il funzionamento della Zona ma, oltre a leggere la traduzione del testo di Barry Sears, suggerisco i libri di Gigliola Braga, che ha applicato il metodo della Zona all’Italia dove, si sa, abbiamo usi e alimenti a disposizione ben diversi dagli americani. Anche le unità di misura sono state riconvertite. Io consiglio “Il grande libro della Zona Italiana”, “la Zona Italiana” e “Dimagrisci con la Zona”.
Si trovano moltissimi libri che spiegano i principi e il funzionamento della Zona ma, oltre a leggere la traduzione del testo di Barry Sears, suggerisco i libri di Gigliola Braga, che ha applicato il metodo della Zona all’Italia dove, si sa, abbiamo usi e alimenti a disposizione ben diversi dagli americani. Anche le unità di misura sono state riconvertite. Io consiglio “Il grande libro della Zona Italiana”, “la Zona Italiana” e “Dimagrisci con la Zona”.
Finalmente mi vedo autorizzata a fare una bella
colazione “salata”, di prima mattina. Mio marito mi è testimone: sono anni che la
mattina mando giù a fatica un caffè e mezzo biscotto. Che soddisfazione invece
poter mangiare un bel piatto di fiocchi di latte, con una spolverata di pepe e
una bella granella di pistacchi, o un paio di fette di fesa di tacchino arrosto
e mandorle. La frutta non manca mai, a nessun pasto, colazione compresa.
Ho ritrovato il piacere di cucinare a pranzo, anche se
sono da sola. Non salto più neanche un pasto, compreso quello di mezzanotte.
Non ho più attacchi di fame nervosa. Non sento la mancanza di pane e pasta e,
nonostante un paio di “trasgressioni”, assolutamente consentite, l’ago della bilancia
ha iniziato, finalmente, a scendere.
Ma che bello!!
RispondiEliminaContinua così!
Evvai! Sono contenta per te.
RispondiEliminaHo un'amica che l'ha fatta, ma che si è stancata presto: questo mi fa pensare che le diete sono sempre soggettive, e non si può mai dire "va bene, non va bene". Io con la colazione salata resterei stecchita :-)
ai tempi del liceo, alle 7.45 ci si incontrava tutti al bar davanti a scuola, per un ripasso veloce e una colazione collettiva e, sul bancone, tra un trionfo di cornetti e un tripudio di bombe variamente farcite, troneggiava UN tramezzino "prosciutto cotto e mozzarella"
EliminaPiesse: ma non è che tu abbia proprio da dimagrire, eh? Metti una bella foto in cui fai vedere a tutti quanto sei bella!!!
RispondiElimina<3 <3 <3
Eliminal'unica cosa che ho odiato della zona, e che mi impedisce di ricominciarla, è il dover pesare e calcolare per far portare quella maledetta proporzione zonica.
RispondiEliminapoi sono anche capitata in un paio di forum di fissati che mi hanno massacrata perchè non ho mai avuto intenzione di essere "purista".
però ci ho sempre perso peso, con lei, entrambe le volte che l'ho provata.
ed è stata l'unica a non farmi sentire la fame nè tanta voglia di cioccolato (perchè comunque lo sfizio me lo potevo concedere, se avevo l'accortezza di bilanciarlo)
Invece io non ho alcun problema a pesare, anzi! Io ho sempre pesato tutto a prescindere dalla dieta.
EliminaEd è proprio questo "poter mangiare tutto, l'importante è bilanciarlo" che sta funzionando con me... Poi, certo, sono solo all'inizio, ma al momento non la sto vivendo con un senso di frustrazione e di non-vedo-l'-ora-di-finire!!