In anno fa di questi
tempi neanche sapevo cosa fosse un blog, e adesso invece sono qui a raccontare
del Momcamp appena trascorso, a cui ho partecipato con l’entusiasmo dei tempi
del liceo quando, neanche diciottenni, partimmo per celebrare i cento giorni (chissà se si parte ancora per i cento giorni?).
La sveglia che suona
alle 4.45.
Il taxi che ti
aspetta sotto casa alle 5.30
L’arrivo a Milano
alle 9.45, e lo scoprire una città ancora assopita e tu che ti saresti rimessa
a fare un pisolino.
Il tassinaro che non
conosce la strada e alle 10.15 ti lascia a 800 mt dalla meta.
E finalmente
l’ingresso del Quanta Village alle 10.25
La registrazione ai
tavolini, la liberatoria, le borse con i volantini, gli stickers, le
brochures e poi
loro, le blogger, più o meno famose, le amiche virtuali, fatte realtà.
La sala che si
riempie e il brusio che non accenna a diminuire.
Il Momcamp inside, dal tema “Il futuro delle donne on line e non
solo”, con gli interventi programmati. Tanti. Alcuni molto interessanti,
altri meno. Tutti sapientemente coordinati.
Il brunch sul prato,
cercando di raccogliere l’insalatina con lo stuzzicadenti, messo a disposizione
dallo chef.
Le chiacchiere, le
confidenze e la condivisione di idee e progetti.
La consapevolezza
che le donne fanno rete non solo nella rete.
Inutile dire che a me sia piaciuto immensamente di più il Momcamp outside che quello inside.
Che c’entra? Ho
ascoltato con commozione e ho apprezzato infinitamente alcuni interventi.
Quelli che, secondo me, erano più in linea con il tema della giornata, Il futuro delle donne on line e non
solo. Però, mi sarebbe piaciuto sentire parlare di più di futuro, di
progetti e prospettive e un po’ meno di da dove
siamo partite e dove siamo arrivate, che fa tanto autocelebrativo.
Poi ho realizzato
che gli speech ufficiali avrei potuto rintracciarli on line in qualsiasi
momento, ma gli sguardi, i profumi, i colori, le voci, gli abbracci, quelli no!
on line non li avrei ritrovati. E allora sono uscita fuori a cercare le persone
con cui chiacchierare a tu per tu e, a giudicare da quante ne ho trovate, deve
essere stato un pensiero comune.
Ho dato un volto a
tutte le mie amiche sparse per l’Italia, ma non le sto qui ad elencare una per
una, tanto sono entrate a far parte della mia quotidianità!
Gironzolavo, con il
mio adesivo incollato alla maglietta (esattamente dove la strepitosa ChiaradiNome ha sottolineato ci stessimo tutte
fissando per riconoscerci) tra i gazebo allestiti all’esterno della sala messa
a nostra disposizione, cercando di fissare nella memoria più ricordi possibili.
Sono rimasta ad
ascoltare le interviste di MammeInRadio e, non so assolutamente come sia stato
possibile, ma una speaker d'ecccezione ne
ha fatta una anche a me. Sarà stata l’ora, sarà stato che il Momcamp volgeva
ormai verso le ultime battute e si erano persi, pertanto, i freni inibitori, ma
è stato esilarante!
Ufficialmente, i
lavori del Momcamp si sono conclusi alle 18.00 ma la sensazione è che di futuro, di donne, di on line e
non solo si continuerà a parlare ancora e
chissà, magari non più solo da blogger a blogger.
Che bello questo post! Mannaggia quanto mi dispiace essermi persa questa occasione per conoscere te e tutte le altre amiche virtuali (che, come dico sempre, sono molto più vere di tante amiche reali!). Speriamo nel prossimo!
RispondiEliminaE' stata una giornata fantastica, che continuo ad assaporare ora dopo ora...Angela
RispondiEliminaChiara meravigliosa chiara!
RispondiEliminaCHe a questo non sono venuta...ma al prossimo...non mi fregano!!! :)
RispondiEliminasaranno state le numerose ore di treno, ma io questa donna è come se la conoscessi da una vita!
RispondiEliminame lo potevi dire che venivi a milano e al momcamp!!!
RispondiEliminaAlessandra
E'stata un'esperienza bellissima!!! E le 9 ore e passa di treno sono state strepitose!
RispondiEliminae tu sei un tesoro grandeeeeeeeeeeee :)
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