Ieri mattina, mentre affogavo nel mare magnum delle
incombenze quotidiane, mi sono fermata.
Pace.
Silenzio.
Un film.
Un film?! Si, ogni tanto me lo concedo. Il titolo,
tutto un programma: Mother and Child. Ti immagini il solito polpettone (visto che la categoria è drammatico non ci
si può certo aspettare una cosetta leggera, alquanto irriverente e tutta da
ridere!) sul (complicato) rapporto
madre-figlio, che chissà perché invece mi immaginassi figlia (almeno su questo c’avevo preso),
possibilmente in piena crisi adolescenziale, con gli ormoni a go-go, e il menarca
alla porta. Da un film del genere ne sarei uscita senza grandi traumi, invece dal
meravigliosamente struggente Mother and
Child ne sono venuta fuori non poco ammaccata.
Primi anni settanta. Una ragazza di 14 anni partorisce
e viene costretta (dalla madre, ovvio)
a dare la bimba in adozione.
Trentasette anni dopo, questa donna (una magistrale Annette Benning, per quanto
io non la ami particolarmente) è ancora imbrigliata nella tela della madremadrona, malata e semiautosufficiente
e di cui dovrà aspettare la morte (che
non tarda ad arrivare) per potersi riaprire alla vita, accettare la corte
di un collega, sposarselo e decidere di mettersi alla ricerca di quella figlia
alla quale ha potuto solo scrivere chilometri di lettere (mai spedite) e comprato regali di compleanno (mai consegnati).
Dopo un anno di ricerche, in realtà questa madre ha
potuto solo scrivere l’ennesima lettera a sua figlia, lasciarla all’interno
della pratica e attendere (o meglio sperare)
che anche la figlia desiderasse trovarla e seguisse la stessa procedura.
Un anno. Un altro anno di attesa. Un anno per scoprire
che anche la figlia aveva cercato la madre. Ma in un anno possono cambiare molte cose. Troppe. In un anno può
anche succedere che una figlia muoia di parto…
Una vita a pensarsi, un anno a cercarsi e non riuscire
ad incontrarsi mai. Non potersi vedere mai.
Non potersi parlare mai.
Non
potersi abbracciare mai.
Da madre, non so veramente immaginare un dolore più
grande…
NOooooooooo Chiaraaaaa il finale noooooooo....
RispondiEliminaLucia
E mica era il finale, quello!!
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