...quando
negli anni si è messa su una famiglia discretamente numerosa e soprattutto se, in linea teorica, stirare non è che sia
poi così male. Inoltre, che ci crediate o no, la iron-therapy ha il suo perché.
Nonostante
siano altre le attività che occupino le prime posizioni della mia scala di
gradimento, tutto sommato lo devo ammettere: a me stirare non dispiace affatto. Entro in modalità pilota automatico mentre con la fantasia
rincorro pensieri, compilo mentalmente lunghissime to do list e scrivo post perfetti,
peccato però che quando mi trovi davanti
alla tastiera non mi torni alla mente neanche una parola.
Negli
ultimi tempi ho imparato a dedicare allo stiro una mezz’ora al giorno (quasi)
tutti i giorni. Se solo il mio ferro di sempre non impiegasse dieci lunghissimi
minuti (solo) per accendersi, e se solo non dovessi portarlo due o tre volte l’anno
in manutenzione per fare la decalcificazione perché si, l’acqua della mia zona
è particolarmente dura e no, non uso l’acqua demineralizzata del supermercato perché
crea più danni che altro.
Come
una benedizione divina ho accolto la proposta di testare un nuovo ferro da
stiro, innovativo e altamente tecnologico, ovvero il Philips Perfect Care Pure
Appena
arrivato, dopo le feste di rito per l’arrivo di un nuovo aggeggio in casa nostra, e dopo aver esultato e gioito per la
sua leggerezza e maneggevolezza, e pure perché è assai bello da vedere, l’ho
messo (e mi sono messa) subito all’opera.
Tanto
per cominciare, non ho dovuto perdere dieci minuti per dividere i tessuti in
base al livello di resistenza al calore
e settare il termostato. Il Perfect Care fa tutto da solo, si autoregola e si
autoimposta a seconda del tessuto che si trova sotto la piastra. Più che altro,
ha una sola temperatura, la temperatura
comune a tutti i tessuti, perché tanto è
il vapore il vero potere stirante. E infatti… che vapore! Basta un colpo sul davanti e lui stira
anche il dietro.
La
piastra scivola che è una meraviglia, non raggrinzisce il tessuto, e non si
appiccica a stampe e disegni, e scusate se è poco!
Tra
le funzioni speciali le mie preferite
sono l’autospegnimento. Figuriamoci
se uno si può dimenticare di spegnere il ferro da stiro…. No ma dai, ti pare?! Certo che l’ho spento! Santo Cielo, ma l’ho spento
davvero il ferro da stiro? E quando il dubbio ti assale quando ormai sei dall’altra
parte della strada, ovviamente in ritardo sulla tabella di marcia e non puoi
certo tornare indietro a controllare… ecco, in quei momenti ringrazi il Signor Philips di essersi inventato l’autospegnimento
del ferro, dopo un periodo di inattività di 10 minuti. E se pure non se lo sia
inventato lui, lo ringrazi lo stesso.
Il sistema di bloccaggio, che àncora in punta il ferro da stiro alla caldaia e facilita lo spostamento dell’apparecchio. E quando finalmente, nel prenderlo o riporlo, non devi schivare il ferro che sistematicamente ti cade, di punta, sulla fronte, dal profondo del tuo cuore ti parte un “grazie Signor Philips!”
Ad ogni modo, il libretto di istruzioni (insieme a un pizzico di logica) consiglia di non sollevarlo solo dall’impugnatura del ferro, ma di mettere anche una mano sotto la base della caldaia. Così, giusto per…
La funzione ECO, che permette un risparmio energetico (riducendo la potenza del vapore) senza interferire sul risultato della stiratura! Stirando solo una mezz’ora al giorno non l’ho ancora provata di persona personalmente, ma sono felice che il Signor Philips abbia pensato anche a questo!
Il sistema di bloccaggio, che àncora in punta il ferro da stiro alla caldaia e facilita lo spostamento dell’apparecchio. E quando finalmente, nel prenderlo o riporlo, non devi schivare il ferro che sistematicamente ti cade, di punta, sulla fronte, dal profondo del tuo cuore ti parte un “grazie Signor Philips!”
Ad ogni modo, il libretto di istruzioni (insieme a un pizzico di logica) consiglia di non sollevarlo solo dall’impugnatura del ferro, ma di mettere anche una mano sotto la base della caldaia. Così, giusto per…
La funzione ECO, che permette un risparmio energetico (riducendo la potenza del vapore) senza interferire sul risultato della stiratura! Stirando solo una mezz’ora al giorno non l’ho ancora provata di persona personalmente, ma sono felice che il Signor Philips abbia pensato anche a questo!
Infine,
il ferro Philips Perfect Care Pure è dotato di una cartuccia anticalcare, facilissima
da inserire e sostituire, che permette filtrare il calcare fino al 99% di stirare,
quindi, con vapore puro e pulito.
Una cartuccia dura fino a 6 mesi (ovviamente dipende dalla qualità dell’acqua),
ma non bisogna segnarsi sull’agenda anche quando doverla sostituire, perché il Signor Philips ha previsto che una spia
luminosa avvisi quando sia arrivato il momento di cambiarla.
Nonostante quello che possano avervi detto, con il Philips Perfect Care Pure non si può utilizzare l’acqua di condensa dell’asciugatrice. Però questo è un po’ un peccato, ma sono sicura che il Signor Philips troverà una soluzione anche a questo problema.
Nonostante quello che possano avervi detto, con il Philips Perfect Care Pure non si può utilizzare l’acqua di condensa dell’asciugatrice. Però questo è un po’ un peccato, ma sono sicura che il Signor Philips troverà una soluzione anche a questo problema.
A
questo punto, vado a onorare la mia mezz’ora quotidiana, però stavolta mi
appendo al collo un registratore, così non perderò neanche una parola per il prossimo
post!
(Questo è un post sponsorizzato)
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