Squadra che vince non si cambia, così anche quest’anno
la premiata ditta “io & lei”, ha organizzato l’evento dell’anno: la seconda
Prima Comunione di casa.
Per quanto quest’anno fossimo very experienced, abbiamo evitato in tutto e per tutto di fare un
banalissimo copincolla della festa dell’anno scorso, sennò che gusto ci sarebbe
stato?!
Tanto per cominciare, se l’anno scorso le bomboniere
sono state l’ultimo dei miei pensieri (fino a poco più di un mese dall’evento
non avevo la più pallida idea di quale sarebbe stato l’oggetto adatto a
ricoprire il ruolo), quest’anno siamo partite proprio da lì, le bomboniere. E,
proprio nella scelta delle bomboniere è nato un altro bellissimo sodalizio,
quello con Stefania, (per quanto l’amicizia fosse in piedi già da un bel po’!!)
perché ciù bombonier is megl’ che uan…
anche se non ci siamo limitate solo a quelle!
Nonostante la mia ormai nota repulsione all’articolo, per
Francesco, che da quando è nato è il mio Winnie
The Pooh; che, quando non si fa prendere dalla stupidera, è di una dolcezza disarmante; che da otto anni e
svariati mesi beve latte e miele a colazione (e spesso anche a cena), non
potevamo che scegliere un vasetto di
miele.Ma non poteva mica essere un miele qualunque! Innanzi tutto doveva essere un
miele biologico, italiano e naturalmente a km0.
Dopo una lunga serie di ricerche (e chi mi conosce, lo sa che la serie non può che essere stata
lunga), la
scelta è caduta sull’Azienda Agricola l’Ape Operaia di Subiaco.
Avevo
trovato i loro prodotti per l’igiene a base di miele nell’alimentari del
Cucuzzolo. Comprarli e navigare sul loro sito è stato un tutt’uno, così li ho
contattati e, alla fine, al mercato della domenica di Campagna Amica a Piazza Sempione, Stefania e io siamo andate a
conoscere Barbara e suo marito.
Scelto il miele (acacia, che non cristallizza e invece rimane
limpido e fluido fino alla scadenza), scelto il vasetto (125 gr ma non quello alto che sembra instabile, bensì quello basso e largo che
fa più tenerezza), scelto come personalizzare l’etichetta (questo è un servizio delizioso che Barbara
mette a disposizione dei suoi clienti), è stato il momento di scegliere i
colori, giallo e arancione, che sarebbero poi diventati i colori di tutta la Comunione,
e non solo delle bomboniere.
E io che ho sempre detto di avere la stessa manualità
di un triceratopo anziano, per la prima volta nella mia vita, ho confezionato
60 sacchettini a caramella per i confetti.
No, non dirò assolutamente cosa sia stato scegliere i confetti. Non dirò che sono arrivata ai
confini del Mondo Conosciuto per trovare dei confetti sottili sottili, che non gli puoi dire di no! Non dirò che avevo
telefonato all’enoteca magari-un-giorno-dirò-quale, specializzata anche in pasticceria e
confezionamento bomboniere, per farmi mettere da parte due kg di confetti Pelino
Avola Extra; non dirò che, arrivata all’enoteca sempre-quella-di-prima mezz’ora dopo aver
telefonato, la simpatica “signora
delle bomboniere” mi ha porto una scatola da 500gr di confetti Pelino, affatto
somiglianti agli Avola Extra; non dirò che, nonostante il mio disappunto circa
la foggia, le dimensioni e l’eccessiva presenza di zucchero, alla mia conferma
di voler acquistare entrambi i kg di confetti (come da me telefonicamente
prenotati) la “signora delle bomboniere” mi abbia seccata con un ma io ne ho solo un kg. E non dirò che
per litigare con la “signora delle bomboniere” e il “signore dell’enoteca” sono
stata punita con una multa da €40,00 perché non so cosa intralciassi.
Però dirò, con grande soddisfazione che, alla fine, i
confetti buonissimi, fini fini, sottili sottili, li ho trovati sotto casa, e di produzione artigianale
(=km0 pure loro!).
E mentre lei
effettuava pellegrinaggi, più o meno regolari, nel Paese delle Meraviglie per
chi sappia come mettere insieme tulle, nastrini, fiori e spighe, con l’aiuto di
Stefania io, l’antifantasia di Roma Nord, ho messo insieme tutta l’immagine
coordinata della Comunione, dai cartoncini pergamenati con le indicazioni
stradali per arrivare a Cucuzzolandia (che
poi io li abbia accidentalmente lasciati proprio sul Cucuzzolo, invece di
portarli in Chiesa, è solo un trascurabile dettaglio…), alle bandierine per
il buffet a quelle per la confettata (ma quanto erano belle quelle bandierine?!?), tutto regolarmente in giallo e arancione…
Ecco, ma parliamone delle bandierine, che sono state l’apice
della mia creatività! Disegnata la sagoma al computer (no, non a mano libera. Non
azzardo ancora così tanto!), applicato il disegno scelto come logo della Comunione, scritti i vari
piatti previsti per il buffet e ritagliate una ad una e poi applicate, con un
goccino di colla a caldo, a quei bastoncini di bamboo che si usano per gli
apertivi.
Sono in attesa di recuperare le foto del buffet... nel frattempo posso dire che sia stato un successone!
Per l’anno prossimo non ci sono Comunioni in programma,
quindi toccherà inventarci qualcosa da festeggiare!!
C'è sempre un motivo per festeggiare! E se questi sono i risultati... beh, io ne ho già trovati un paio!!! ;)
RispondiEliminafesteggemos, festeggemos!!
EliminaIo ti ci vedo a cercare sti confetti! sei troppo il mio mito! :P
RispondiEliminaTu dovevi vedere certi confettari che manco sapevano di cosa stessi parlando!!
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