martedì 22 marzo 2011

Il soffitto di cristallo (39 di 365)

Venerdì pomeriggio, girovagando per il centro commerciale delle mie parti (galleria Porta di Roma, tanto per intenderci), mi sono imbattuta in una delle “solite” installazioni che periodicamente si alternano al primo piano. Sotto Natale avevano piazzato l’orso di peluche più grande del mondo… qualcosa come 18 metri per 2 di pelosa morbidezza!

Da lontano non sono riuscita a capire cosa fosse… A guardarlo così avrei detto un corridoio formato da una sequenza di porte di metallo. Ma il suo significato mi è rimasto alquanto oscuro, fino a che non gli sono andata davanti.

La didascalia recitava più o meno così "IL SOFFITTO DI CRISTALLO - Il soffitto di cristallo è la mostra-evento dedicata alle disparità di genere nel mondo lavorativo”.
Si tratta della rappresentazione visivo-metaforica delle difficoltà che le donne incontrano durante la loro carriera professionale.

Due lunghi corridoi paralleli, apparentemente uguali, rappresentano la vita professionale dell’uomo e della donna. Ma la seconda, pur vedendo il cielo sopra di sé, non si accorge di avere un’invisibile e spessa barriera che ne ostacola inevitabilmente il percorso.

Sulle donne nel mondo del lavoro è stata già scritta tanta letteratura, che ho pensato il mondo non stesse qui ad aspettare i miei sproloqui in proposito. Ciononostante non ho potuto fare a meno di rimanere a lungo a riflettere davanti a quest’opera.

Il mio pensiero è corso immediatamente a mia figlia che, mentre ero lì in piedi davanti al corridoio di metallo, dormiva angelica nel carrello dell’Auchan.

Nello spazio di un secondo ho augurato alla mia piccina, e a tutte le piccine di oggi che saranno le donne di domani, di non essere mai ostacolate da un soffitto di cristallo.
Se non percorreranno una strada, vorrei che non lo facessero per loro libera scelta. Nel futuro che vorrei per mia figlia, non ci saranno più datori di lavoro che faranno firmare anticipatamente una lettera di dimissioni, da tirare fuori in caso di una gravidanza.

Il mio desiderio più grande è che mia figlia possa dirsi sempre orgogliosa di essere donna, e di non venire mai penalizzata per questo.

4 commenti:

  1. Ecco.
    Quanto vorrei augurarlo anche alla mia...(ma facciamo che me lo auguro anche per me, per una volta!!)

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  2. Fra gl articoli più belli che hai scritto; sei sempre più brava e carismatica, hai dato voce ai timori e alle speranze di chi è mamma di bimbe ... speriamo il tuo sia di buon auspicio a tutti anche xkè lo spessore credo sia quello giusto. Thanks

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  3. Sai che oggi con la collega siamo andate a Porta di Roma e ci siamo fatte un giro attraverso il soffitto di cristallo?

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  4. E quando l'impedimento non è un soffitto ma un portone di ferro proprio in mezzo alla via?
    Vorrei essere ottimista, spero solo che le nostre figlie abbiano tanta forza per lottare, e la possibilità di scegliere.

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Se mi commenti, io sono contenta!

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