martedì 18 giugno 2013

Le borse in fettuccia: la mia nuova, insana, passione


Ma quanto può essere rilassante prendere in mano un uncinetto e dare libero sfogo alla fantasia? Se nel crochet non riesco (ancora) ad inventare niente di ché, però eseguo (abbastanza bene) i lavori altrui, è con le borse in fettuccia che mi sembra di dar libero sfogo alla fantasia… 
ho detto mi sembra!

Le prime due fettucce, complete di fondo rigido e manici coordinati, le ho comprate a Milano a marzo dell’anno scorso, ma fino a novembre non avevo ancora azzardato a metterci le mani quando alla fine, stanca di trasferirle da un cestone a una scatola e viceversa e complice un utilissimo corso presso lo stand di Mirtilla all’Hobby Show di Roma, ho deciso che fosse arrivato il momento di fare di loro delle borse oneste!

E non c’è volta che, in merceria o nei mercatini di quartiere, non sbirci per vedere se, oltre a lane e cotoni, hai visto mai si trovasse anche un bel rocchetto di fettuccia.
E io che veramente credevo che mai e poi mai sarei riuscita a coordinare mano destra e mano sinistra, creativamente parlando; che mai e poi mai sarei riuscita a tenere un filo in una mano e l’uncinetto nell’altra, contemporaneamente, me ne vado in giro orgogliosa sfoggiando il frutto del mio estro creativo, rimediando anche qualche complimento qua e là. Questo per dire che se ce l’ho fatta io….

Non sono capace ha definitivamente lasciato il posto a Se non so farlo posso imparare.

Certo, io non posso smentire il mio passato da incompiuta, infatti le borse sono ancora tutte da foderare, ma la soddisfazione di arrivare in fondo ad un lavoro è veramente tantissima!
E poi succede che, andando a scuola a firmare la pratica dell’infortunio della figlia, scopri che l’intero corpo docente e non solo sia finito nello stesso tuo loop e abbia dato vita ad un vero e proprio circolo fettuccioso del quale, ovviamente, vorresti proprio entrare a fare parte!!

Per ora il mio parco borse è composto da:

La Rossa, la prima borsa, quella che uso sempre in qualsiasi circostanza, compresa la Seconda Prima Comunione. Realizzata a maglia bassa, utilizzando un fondo rigido pre-forato e manici coordinati.

La Lilla, una leggera e fresca borsa realizzata a punto canestro, utilizzando un fondo rigido pre-forato e manici coordinati, alla quale ho dato una nota di colore realizzando una balza in tulle stampato a maglia bassa.
*60
La LatteCaffè (iniziata al #MammaCheBlog), realizzata interamente in fettuccia con un fondo rigido a maglia bassissima, mentre per il corpo caffè ho utilizzato la mezza maglia alta e per la balza latte ho scelto di fare una sorta di punto canestro ma lavorandolo in tutte le maglie basse e non, come solitamente si fa, a maglie alternate. Per questa borsa ho realizzato i miei primi manici in fettuccia.

Nel cestino da lavoro ci sono ancora la Fragolosa, inziata alla #missionemerenda, ma che ancora non ho deciso come tirarla su e un porta tablet a punto canestro cui mancano solo i manici, oltre a diverse rocchette di fettuccia che non potevo proprio non comprare appena le ho viste!


Come se non bastasse, ieri mi è arrivata una mail di un’amica(del giaguaro, sicuro!) che ha portato alla mia conoscenza questi filati… e ora come faccio a non mettermi subito in cerca del migliore negozio che li venda?!

5 commenti:

  1. belle belle belle ! brava brava brave :))))

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  2. che belle, mi piace molto la rossa!

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    1. Grazie!! Piace moltissimo anche a me, infatti me la porto dappertutto, compresa la Comunione di mio figlio!!

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  3. Anche a me piace uncinettare e con la scoperta della fettuccia la mia è diventata proprio una mania. Mi sono unita ai tuoi lettori, così posso seguire i tuoi lavori. Perchè non passi da me? Sarei contenta di avere un tuo parere.

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Se mi commenti, io sono contenta!

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