domenica 28 ottobre 2012

Prevenzione odontoiatrica nelle scuole




Poco meno di un mese fa, ero appena uscita di casa per andare a riprendere i figli a scuola, in ritardo come al solito e, mentre armeggiavo nella borsa alla ricerca delle chiavi della macchina perdute, mi squilla il cellulare. Momento meno opportuno il mio sconosciuto interlocutore non lo poteva proprio scegliere!

Rischiando di rovesciare la borsa e il suo intero contenuto lungo il vialetto che dal portone di casa conduce al cancello carrabile, oltre il quale si trovava parcheggiata la mia automobile, finalmente sono riuscita ad afferrare il telefono, a rispondere e sentire una voce indefinibile, per età e simpatia, che mi interrogava se effettivamente fossi la mammadimiofiglio.

Mentre la signora dall’altra parte dell’apparecchio mi dava tutte le coordinate perché io potessi capire chi fosse e di cosa stesse parlando, io me lo sono proprio figurato il mio cervello nel disperato tentativo di accedersi la lampadina della comprensione.

Ci sono voluti 8 minuti buoni, perché io riuscissi a mettere insieme le informazioni e ricostruire il quadro completo:
durante lo scorso anno scolastico, e precisamente tra marzo e aprile, il Ministero dell’Istruzione e quello della Sanità, e forse Roma Capitale, hanno messo insieme un progetto di prevenzione odontoiatrica da destinare a tutti gli studenti delle classi terzeelementari di Roma. Non mi è stato dato sapere se il progetto ha coinvolto anche gli altri millemila istituti scolastici sparpagliati sul Territorio Nazionale.

La seconda fase del progetto prevedeva la sigillatura dei molari, al fine di prevenire la formazione delle carie. Così su due piedi, anzi così seduta in macchina, senza neanche aver preso l’agenda, mi venne assegnato un appuntamento per le ore 11.30 di venerdì 26 ottobre (l’altroieri per intenderci).

Sono riuscita ad inserirmi tra le innumerevoli, più o meno dettagliate informazioni, che poi si sono dimostrate più meno che più, giusto per fare presente che io fossi anche la mammadiquellaltrofiglio, e per domandare per quale motivo quellaltrofiglio non dovesse beneficiare del trattamento che, più volte, mi era stato fatto notare essere gratuito. Domandare è lecito, rispondere è cortesia. La signora non ha saputo darmi informazioni.

Al termine della conversazione, ad uno sgradevole stato confusionale si aggiunse l’inquietudine, figlia dell’altrettanto sgradevole horror vacui: abbandonato senza una reale motivazione il precedente dentista, primo appuntamento con il nuovo per martedì 6 novembre, da chi avrei potuto ottenere chiarimenti, delucidazioni e conforto? Quantomeno chi avrebbe potuto rassicurarmi che quellaltrofiglio non avrebbe subito torto alcuno per non essere stato inserito nel “programma sigillatura”?

Lampo di genio! Sono bastate un paio di email e una telefonata, per ribaltare completamente la prospettiva. Dice che è tutto dettagliatamente raccontato in “Mamma che denti”… chiedo venia il libro non l’ho ancora letto (ma ho promesso che avrei, quanto prima posto rimedio). Così ho goduto di una privatissima spiegazione e, per prima cosa, quel sottile senso di ingiustizia nei confronti di quellaltrofiglio è sparito quasi all’istante, visto che mi è stato spiegato che questo genere di profilassi ha un senso se effettuata tra i 6 e i 9 anni, ed avendo quellaltrofiglio quasi 11 anni, il problema non sussisteva proprio. In secondo luogo, ho realizzato che tra un paio d’anni, che sia in atto un progetto Ministeriale o meno, la sigillatura toccherà alla anche alla terzafiglia.


Miofiglio: Francesco
Quellaltrofiglio: Tommaso
Terzafiglia: Michela 

3 commenti:

  1. Ho letto il libro Mamma che denti, e l'ho recensito anche per Zebuk, molto utile ed interessante. Questo è il mese della prevenzione e i miei figli faranno nei prossimi giorni la visita.

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  2. Ciao, ho appena letto di te nello splendido blog "naturalmente felice". Siccome anch'io uso molto poco burro, nel mio blog ho pubblicato molti dolci (tanti antichi) che non ne prevedono proprio l'uso, sarei felice se volessi dare un'occhiata. Ah! Ce ne sono alcuni anche proprio senza grassi. Maddalena

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    1. Ciao Maddalena,
      mi ha molto piacere che tu mi abbia "trovata" leggendo Naturalmente Felice, così come mi fa piacere che tu sia passata di qui e abbia lasciato un commento.
      Quello che, invece, mi fa meno piacere è che sia venuta qui non a commentare, bensì a "pubblicizzare" il tuo blog, tanto che non credo neanche tu tornerai qui a leggere queste mie righe.
      Ad ogni modo ci tengo a dirti che no, così non si fa.
      Felice che neanche tu usi il burro...

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Se mi commenti, io sono contenta!

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