mercoledì 4 giugno 2014

Perché ieri ho fatto sterilizzare la nostra gatta



Fin da quel 25 novembre 2013 sapevo che sarebbe arrivato il giorno in cui avrei portato la nostra gatta (al secolo Mirtilla) dal veterinario per farla sterilizzare.

Da quando è con noi, Mirtilla (sempre la gatta) è andata in calore un paio di volte e, per quanto fosse piuttosto chiaro che la sterilizzazione s’avesse da fa’ per il suo bene, ho fissato, rimandato e annullato appuntamenti con tutti i veterinari del quartiere, perché ogni volta mi prendeva, prepotente, la tentazione di farle fare almeno una cucciolata. Al di là di ogni altra (più sensata) motivazione, il rifiuto categorico e tassativo da parte dei miei figli di dare in adozione anche solo uno degli eventuali, futuri micetti, ci ha decisamente fatti tornare con i piedi per terra.

Le altre (più sensate) motivazioni me le hanno suggerite alcune mie social amiche. Sì, io sono sempre quella che ha un gran daffare con l’amicizia virtuale, quella che qualcuno ancora si ostina a demonizzare e denigrare.


Innanzi tutto mi hanno portata a riflettere a quali gravi problemi di salute sarebbe andata incontro la micia, se non l’avessimo sterilizzata. E la questione sui problemi di salute l’avevo già messa in conto ma, erroneamente, pensavo che un’eventuale gravidanza (anche se unica) l’avrebbe preservata dal temuto tumore felino (mammario e uterino). Errore. Per scongiurare queste malattie, la gatta avrebbe dovuto figliare ad ogni pie’ sospinto… ma anche no!

Secondo poi, una volta superata la reticenza dei figli, a chi affidare i gattini? Cercare famiglie adottive preventivamente avrebbe avuto poco, pochissimo, senso. Si fa presto a dire oh yeah! Io adotterò uno dei tuoi micini! Ma poi? Tra la gravidanza, la nascita, lo svezzamento, prima di poter stringere tra le braccia il piccolo batuffolo di pelo, anche il più benintenzionato, avrebbe fatto in tempo a cambiare idea almeno un centinaio di volte. E, di contro, una persona interessata e intenzionata ad adottare un gattino, magari non è che abbia tutta questa gran voglia di aspettare 6/8 mesi! Per non parlare poi della questione etica, ovvero negare ad altri cuccioli, nati in condizioni diverse e senza controllo, di trovare una casa e una famiglia pronta ad accoglierli, solo per soddisfare un proprio, personalissimo, capriccio.

Terzo, il senso materno appartiene alla specie umana. Una gatta non ha idea di cosa voglia dire avere dei cuccioli. A mala pena si rende conto di cosa sia andare in calore...

In conclusione, l’idea romantica di mettere al mondo i figli di Mirtilla si è rivelata esclusivamente una forma di egoismo da parte nostra.

Così, scelto il dottore, o meglio la dottoressa; fissato l’appuntamento; osservato 8, anzi 10 ore di digiuno, ieri mattina ci siamo presentate, perfettamente in orario, alla clinica veterinaria.
Tenevo il trasportino per la manigliona e, attraverso le sbarre, vedevo il cuoricino della mia micia battere all’impazzata, al punto che ho temuto le potesse schizzare fuori da un momento all’altro.

Nella sala d’attesa non si è fatta mancare il momento asocial, soffiando e gonfiando il pelo, neanche fosse stata un pesce palla, a un cucciolo di cane (per me i cani sono cani, a mala pena distinguo un pastore tedesco da un collie… e solo perché erano i cani di nonno!).

Al momento del prelievo per le analisi di rito del preoperatorio, come ogni gatto che si rispetti, si è dimenata e divincolata, e io sono stata dispensata dall’assistere alla performance felina…

Col cuore piccolo piccolo l’ho lasciata alla clinica. Sapevo stesse in ottime mani, per carità! Ma ho contato i minuti (60 minuti per 6 ore e passa!) fino al momento in cui, con la prole al completo, sono tornata a prenderla… e ora, dopo una notte mogia mogia, è di nuovo qui, a saltellarmi intorno e a dare la caccia alle zanzare tigre!

3 commenti:

  1. hai fatto bene.
    La mia cagnetta ha avuto solo due gravidanze, le ho dovuto togliere una fila di mammelle e farla sterilizzare tutto perchè faticavo a far ragionare mia mamma ai tempi sulla questione. Ora ha 14 anni, sta bene a parte degli acciacchi, ma potrebbe star meglio, la prima gravidanza è successa...nn aveva manco un anno... avrei dovuto
    sterilizzarla subito dopo. Se avessi avuto le informazioni che ho ora, l'avrei fatto

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    1. <3
      infatti, per fortuna oggi se ne sa molto di più!

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  2. Non sapevo che se le gatte non "figliano" sono soggette a tumore. Povere bestiole.
    Spero che si sia rimessa al meglio

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Se mi commenti, io sono contenta!

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