giovedì 10 gennaio 2013

2012 in pillole



C’è fermento in questi giorni nella rete, e io sono tornata a fare i miei millemila giretti tra i blog preferiti e quelli di nuova conoscenza.
Così, come ero abituata che accadesse, mi sono imbattuta e ho aderito ad una webiniziativa, questa volta di Linda di Con il cuore e con le mani, ovvero raccontare in pillole il 2012 da poco conclusosi.
No, non è vero. Linda ha proposto una cosa ancora più carina: quella di raccontare il 2012 attraverso i nostri post più significativi, ma sono stata talmente discontinua l’anno scorso, che io non ho un post al mese da linkare perché, purtroppo, anche il 2012 non è stato un anno felice per il blog. L’ho trascurato, l’ho lasciato impolverare; raramente sono passata a far cambiare l’aria. Per questo motivo per il 2013 non faccio propositi riguardo al blog. In cuor mio so benissimo di aver cambiato atteggiamento verso i miei progetti e obiettivi, ma facciamo che non lo dico.

E allora eccomi qui!
Un giorno da ricordare: Solo uno? Io come minimo ne ho tre! 29 aprile, la Prima Comunione di Tommaso; 17 luglio, quando siamo partiti alla volta della Sardegna; 7 novembre, quando ho lasciato un progetto in cui ho creduto moltissimo.
Un dono che ho ricevuto: l’amicizia  
Una cosa che ho imparato: non sempre ciò che sembra è   
Il mio motto per il nuovo anno: Crederci, crederci sempre
Un proposito, anzi IL proposito per il 2013: godere di ogni attimo di vita vissuta, senza lasciar spazio a rimorsi e rimpianti
Tre cose che vorrei fare: un viaggio (ma anche due), riprendere a fare una significativa vita sociale (come ai bei vecchi tempi!), realizzare i miei sogni

E, visto e considerato che non ho un post per ogni mese, rivolto la frittata e attingo dalla memoria ciò che prima o poi un post lo diventerà!

Gennaio: Un mese caratterizzato sicuramente dall’entusiasmo. Per l’uscita dalla Società nella quale mi sentivo stretta e “smaniosa”; per il primo pigiama party di compleanno; per l’inizio di una nuova avventura lavorativa; e per aver contribuito a dare vita a Liberiamo una ricetta, che quest’anno si avvia a vivere la sua seconda, emozionantissima, edizione.

Febbraio: mese di compleanni. In poco più di 30 giorni, a cavallo tra febbraio e marzo, si susseguono i compleanni dei 3/5 della famiglia. Alla dolcezza di feste, festini e festeggiamenti, si è aggiunta una punta di amarezza per  la prima volta in cui marito e figli sono partiti per un week end (a Venezia) senza di me.

Marzo: ultimo colpo di coda dei compleanni di famiglia. Per il resto, tutto sommato, niente di ché.

Aprile: la Prima Comunione di Tommaso interamente autoprodotta a quattro mani, un’esperienza indimenticabile all’insegna di quel grande valore che è l’amicizia.

Maggio: è stato un mese molto felice, carico di aspettative e di buone prospettive.

Giugno: abbiamo avuto l’enorme privilegio di festeggiare il decimo anniversario di matrimonio di due amici molto speciali, nella suggestiva cornice di un agriturismo alle porte di Orvieto. E poi giugno è il mese della scuola finita, delle pagelle e della grande gioia per l’inizio di un lungo periodo da trascorrere con i miei figli e, sicuramente non sono stata l’unica ad aver fatto la ola per tre giorni.

Luglio: per la prima volta in 13 anni sono andata in vacanza da sola, con i figli. L’avventura sull’autostrada, direzione Civitavecchia. L’ansia di non trovare il Porto. L’imbarco e la notte in cabina. I mille video girati dai bambini, eccitati tanto quanto me. Lo sbarco alle 6.15 in quel di Olbia. L’arrivo a destinazione ad un’ora improbabile e la decisione di non scampanellare alle 7.00 del mattino in casa d’altri. Il giretto, con relativo pippone educativo, per le strade silenziose e deserte di Porto Cervo. E i seguenti dieci, superlativi giorni insieme ad un’amica che è stata una continua scoperta, e che mi ha confermato che sì, non sempre è un errore fidarsi dell’istinto.

Agosto il mio cucuzzolo; un’altra amicizia rinsaldata e fortificata; e l’inizio di una decrescita e un’autoproduzione più consapevoli.

Settembre: per la prima volta siamo in quinta elementare. Cinque anni fa, mio figlio veniva accompagnato per mano nella sua nuova classe; quest’anno mio figlio ha accompagnato per mano un bimbo nella sua nuova classe. E vecchi progetti si sono affacciati di nuovo, con dirompente prepotenza, nella mia vita.

Ottobre: una nuova consapevolezza. Ho smesso di anteporre un lavoro non retribuito alla mia famiglia. Ho smesso di chiedere alla mia famiglia di accettare gratuitamente le mie frequenti assenze. Ho perso delle amicizie per questo, ma ne ho rinsaldata una sicuramente molto importante  

Novembre: un mese buio, rischiarato a sprazzi dalla luce del mio nuovo progetto e dall’incontro con gli oleoliti e la loro produzione. E, mentre i secondi li prepari, li metti lì, li guardi, li rigiri, li agiti ma, tutto sommato, fanno tutto da soli, per il primo serve lo studio e la pratica su avanzate tecnologie e cibernetiche diavolerie dalle quali, fino a questo momento, mi ero tenuta a debita distanza.  

Dicembre: il mese che per anni ho temuto più di tutti ma che, per la prima volta, ho vissuto con grande gioia e una  carica nuova. Una fugace, fugacissima apparizione nel mondo delle dimostratrici Bimby, quel tanto che mi è bastato a farmi capire che un conto è giurare esterna fedeltà al compagno di mille avventure culinarie, e tutt’altro è il business che gli ruota intorno. E come non ricordare il social turtelèn e il capodanno della cucchiarella?


5 commenti:

  1. Eh be' che dire, ci credo che hai lasciato il blog a far la polvere... direi che sei stata un tantino impegnata ;-)
    Buon 2013, che i tuoi sogni possano avverarsi!

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    Risposte
    1. In effetti si, sono stata impegnata... ma io spero di esserlo ancora di più nel 2013, ma non per questo intendo trascurare così tanto la mia casuccia virtuale :)
      Grazie per il tuo augurio :)

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Se mi commenti, io sono contenta!

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